Trauma cranico e psicoterapia
I disordini di tipo motorio, cognitivo ed emotivo-comportamentale attribuibili ai danni encefalici conseguenti al trauma cranico rendono necessari specifici adattamenti all’intervento psicoterapeutico.
Assumendo un’ottica neuropsicologica esplicativa, la psicoterapia con il paziente affetto da trauma cranio-encefalico riflette una specifica rilettura delle modificazioni alle abilità intersoggettive, sostanzialmente causate dall’alterazione del funzionamento dei lobi frontali, che determina un quadro clinico noto come sindrome prefrontale.
La psicoterapia con il paziente traumatizzato cranico si focalizza su un percorso di ricostruzione del senso di identità personale, che subisce una drastica interruzione e un profondo scollamento tra la fase pre-traumatica e post-traumatica. Le sequele cognitive, emozionali e comportamentali determinate dalla lesione cerebrale pongono infatti la persona di fronte alla necessità di ricostruire una nuova immagine di sé, non essendo più possibile riconoscersi in quella valida prima dell’evento traumatico.
L’obiettivo primario dell’intervento psicoterapeutico con il paziente affetto da trauma cranico si può così sintetizzare con la ricostruzione di una dimensione storica del sé, che possa consentire alla persona di utilizzare nuove modalità di autoriferirsi l’esperienza quotidiana.