La riabilitazione neuropsicologica nella malattia di Alzheimer
La riabilitazione neuropsicologica è un intervento terapeutico, non farmacologico, finalizzato al trattamento di disturbi inerenti i processi cognitivi ed emotivo-motivazionali alterati da invecchiamento cerebrale, lesioni o disfunzioni del sistema nervoso centrale.
Come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, le finalità generali dell’intervento riabilitativo sono essenzialmente cinque: la prevenzione dei deficit, il rallentamento della progressione dei sintomi, la restituzione delle funzionalità lese, la compensazione dei deficit acquisiti e il mantenimento delle funzionalità residue.
La riabilitazione neuropsicologica nella malattia di Alzheimer si pone come un importante elemento di contrasto al deterioramento della funzionalità neuropsicologica determinato dal processo degenerativo in corso. Tale metodologia di intervento mira a favorire la migliore qualità di vita possibile, ponendo particolare attenzione all’autonomia della persona. Al tal fine, il trattamento riabilitativo può essere associato a interventi psicologici, psicoterapeutici e farmacologici, accompagnando il paziente e la sua famiglia per tutto l’arco della presa in carico riabilitativa.
In funzione dello specifico livello di deterioramento cognitivo presente, la riabilitazione neuropsicologica nella malattia di Alzheimer presuppone una differente integrazione di metodologie proprie della riabilitazione cognitiva e della stimolazione cognitiva, favorendo il mantenimento della migliore condizione di benessere possibile.