La riabilitazione neuropsicologica dell’ictus
La riabilitazione neuropsicologica è un intervento terapeutico, non farmacologico, finalizzato al trattamento di disturbi inerenti i processi cognitivi ed emotivo-motivazionali alterati da invecchiamento cerebrale, lesioni o disfunzioni del sistema nervoso centrale.
Come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, le finalità generali dell’intervento riabilitativo sono essenzialmente cinque: la prevenzione dei deficit, il rallentamento della progressione dei sintomi, la restituzione delle funzionalità lese, la compensazione dei deficit acquisiti e il mantenimento delle funzionalità residue.
Il trattamento riabilitativo dell’ictus cerebrale (ischemico ed emorragico) ha inizio nel reparto ospedaliero, in fase acuta, e prosegue in seguito alla dimissione dalla struttura sanitaria, sostenendo il paziente nel suo reinserimento sociale, favorendo un graduale adattamento alla nuova routine quotidiana. È stato infatti ampiamente dimostrato l’effetto positivo della riabilitazione neuropsicologica anche in pazienti nella fase cronica dell’ictus, in seguito alla conclusione della fase di recupero spontaneo.
Nel periodo successivo alla dimissione ospedaliera, la riabilitazione neuropsicologica dell’ictus può essere associata a interventi psicologici, psicoterapeutici e comportamentali, accompagnando il paziente e la sua famiglia nella presa in carico riabilitativa, sostenendoli nell’affrontare la complessa fase di reinserimento del paziente nel suo ambiente di vita.